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Scienza e tecnica

Numero di documenti: 6

DOCUMENTI

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La casa che crolla
22 Ottobre 2016

Conferenza di Nicola Armaroli, Dirigente di ricerca presso Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività, Bologna

«Let's party!», festeggiamo!, potrebbe essere il motto riassuntivo di un’umanità che, a partire dal 1950 circa ha incrementato drasticamente il suo impatto sul pianeta in termini di consumo di risorse e produzione di rifiuti. Detonatori di questa “esplosione” sono stati l’impiego massiccio dei combustibili fossili e la scoperta della sintesi dell’ammoniaca, che ha consentito di usare l’azoto atmosferico per “dopare” i terreni moltiplicando la produzione agricola. La popolazione mondiale ha visto così un’impennata verso numeri che si attestano sugli attuali 7 miliardi di persone, destinati ulteriormente a crescere. Ma la “festa” non è destinata a durare ancora molto, e chi verrà dopo di noi si troverà a fare i conti con un pianeta devastato. Per decenni infatti l’abbiamo depredato di risorse, trasformando le foreste in piantagioni estensive, perforandone ogni angolo alla ricerca di petrolio, sempre più costoso, difficile da estrarre e gravido di impatto inquinante. L’atmosfera è divenuta una discarica di anidride carbonica, responsabile dell’aumento costante della temperatura a causa del noto “effetto serra”. Siamo ancora in tempo per fermarci e fare marcia indietro? Forse sì, ma non dobbiamo perdere tempo. Occorre incrementare l’impiego di energie rinnovabili, produrre oggetti che non siano solo pensati per essere venduti e usati, ma anche per riciclarne i componenti, renderci conto che produrre anidride carbonica e altri rifiuti ha un impatto sul “capitale naturale”: un bene di cui fruiamo gratuitamente, ma che non è “gratis”, perché prima o poi sfruttarlo senza criteri ci presenterà un conto assai salato da pagare. Fondamentale quindi è l’educazione, e l’introduzione di criteri pratici che ci spingano a misurare pragmaticamente i danni che arrechiamo all’ecosistema, e a pagare di persona per accantonare le risorse necessarie a ripararli.

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L’educazione al bivio, tra esperienza reale e realtà virtuale. La sfida di una mente cibernetica
06 Settembre 2023

Documentazione istituzionale di Paolo Usellini, Ufficio Scuola diocesi di Novara

Descrizione di percorso di Formazione per IDR - Scuola secondaria di II grado, AS 2023-2024

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Social-media e modificazione valoriale e percettiva della mente dell’utente
23 Settembre 2023

Articolo di Aurelio Maria Mottola, Università Cattolica di Milano

Un impatto pervasivo e insospettato, finché non produce i suoi effetti deleteri. È questo l’effetto dell’uso quotidiano degli strumenti digitali. Strumenti che abbondano nella vita, che si svolge ormai non solo in spazi, ma negli schermi che quotidianamente abitiamo, in particolare i giovani, che dei social hanno fatto la piazza virtuale in cui si incontrano. Il loro uso plasma il nostro cervello in un’autentica ibridazione uomo-macchina, attivando aree neuronali diverse da quelle interessate dalla lettura del tradizionale libro cartaceo. Uno strumento antico, che consente un’esperienza di lettura immersiva, via all’incontro profondo con l’autore e con sé stessi, premessa per l’incremento del sapere e lo sviluppo di un pensiero critico. Skimming, skipping, browsing sono invece i verbi che descrivono la lettura con strumenti digitali, a indicare un’esperienza di attenzione parziale, intermittente e saltellante, che non consente la riflessione e un’appropriazione efficace dei contenuti. Così l’abbondanza e il flusso ultra-accelerato di informazioni che ci bombarda (e ci sfinisce) non si traduce in un autentico aumento del sapere, e non favorisce, ma ostacola le relazioni interpersonali. L’iperstimolazione di continue novità provoca una sovraproduzione di dopamina – il neurotrasmettitore del piacere –, fino a creare in noi fenomeni di dipendenza e di apatia con deficit di attenzione quando non siamo esposti al loro mondo luminoso ed etero-diretto. E chi si informa regolarmente sui social, condizionato da questi meccanismi, non va alla ricerca del confronto dialettico ed empatico – fondamento della democrazia – ma della conferma della propria opinione, in una polarizzazione che rende sordi a quelle altrui. Ai boomer, nati nell’era dell’analogico, spetta il compito di traghettare nel nuovo panorama culturali i beni inestimabili del passato. Come? La cura detox da ubriacatura digitale prevede impegni personali e famigliari, come leggere personalmente un buon libro per almeno mezz’ora al giorno, leggere libri con i figli ed educarli alla lettura, ed evitare che usino gli smartphone prima dei 6 anni. A scuola occorre stimolare alla lettura, trasmettere curiosità e amore per il sapere, impedire l’uso degli smartphone in classe e dosare il digitale con prudenza, stimolando a un approccio non passivo ma trasformativo e creativo con la sua tecnologia.

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La sfida pedagogica in una società digitalmente interconnessa h24
07 Ottobre 2023

Articolo di Silvano Petrosino, docente di Filosofia

Sono oggetti curiosi, dimenticati sulla terra da alcuni extraterrestri; belli e all’apparenza innocui, ma che appaiono produrre imprevisti effetti negativi su chi se ne impossessa, e specialmente sui suoi figli. È la metafora, tratta dal romanzo “Picnic sul ciglio della strada” che Silvano Petrosino sceglie per parlare della tecnologia e del consumismo e degli effetti che hanno sulla nostra vita personale e sociale. Tutto-subito-sempre. Questa è la cifra sintetica della mentalità a cui ci educano e plasmano quotidianamente, esemplificata nel supermercato, il luogo in cui si trova quasi tutto, sempre e a un prezzo ragionevole. Un modo di sentire costantemente alimentato dal cellulare sempre in tasca, consultato in continuazione, non perché ce ne sia un reale bisogno, ma perché visto che è in tasca, crea l’abitudine ad usarlo. Un’attitudine alla velocità e alla semplificazione, celebrata dai talk show televisivi, in cui si confrontano pareri, che, in mancanza del tempo per approfondirli e motivarli, non hanno lo spessore e la fondatezza di un autentico sapere. Sembrano strumenti neutri (“dipende da come li usi”), ma in realtà hanno effetti profondi e difficilissimi da contrastare. Come il diffondersi di un senso di onnipotenza, che non tollera più limiti e insuccessi – percepiti come fallimenti intollerabili –, e che si spinge sempre più ai confini della nascita e della morte, l’una ormai possibile anche senza alcun esercizio della sessualità, l’altra liberamente scelta. Un altro effetto è lo smarrimento della dimensione del tempo, riassunto nello slogan “life is now”, che dimentica come l’uomo viva di relazioni, che si costruiscono nel tempo e con pazienza, si alimentano di memoria e di speranza, nella “aggrovigliata trama dell’umana esperienza”. Ecco così nascere l’illusione che una tesina di laurea rabberciata in pochi giorni, copiando e incollando da Internet, sia paragonabile a un serio lavoro di ricerca, o che i piatti pronti del supermercato – cui si è costretti per la fretta della vita quotidiana – siano equivalenti ai ravioli fatti in casa imitando i gesti imparati dalla nonna. Educare allora è andare contro corrente, sfruttando con intelligenza, coraggio e creatività gli spazi concessi a scuola – pochi ma preziosi – rendendoli autentiche occasioni formative per suscitare consapevolezza e spirito critico, alternativi ai messaggi che, con ripetizione inesorabile, istruiscono i ragazzi nel nostro contesto culturale. Un compito difficile, ma indispensabile, cui nessuno deve abdicare.

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Scrittura o scienza, fede o ragione?
19 Giugno 2022

Conferenza di don Silvio Barbaglia, biblista
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Tsunami infinito di emozioni, sensazioni e percezioni
28 Ottobre 2023

Conferenza

In preparazione all'incontro, don Alfredo Tedesco suggerisce di consultare il seguente materiale.

 

CONTENUTI MULTIMEDIALI ONLINE

1. Sulla stessa arca - Come la comunità cristiana può progettare l'evangelizzazione per/con gli adolescenti

   Sintesi dei contenuti di seminario formativo Sacrofano 3-4 febbraio 2023

   A cura di Commissione pastorale giovani, regione Lazio

   I contenuti multimediali saranno esaminati e commentati nel corso dell'incontro del 28 settembre.

 

2. Pastorale Giovanile Roma -  Canale YouTube

    Con sperimentazioni di video realizzati con i giovani.

3. Siate audaci e creativi! - Pastorale Lab con Fabrizio Carletti

   Pastorale Giovanile Roma in collaborazione con @MISSIONEEMMAUS
   Con esplicitazione del metodo creativo e operativo.

 

BIBLIOGRAFIA

Laura Pigozzi, Adolescenza zero. Hikikomori, cutters, ADHD e la crescita negata (Nottetempo, 2019)

Daniel Goleman, Intelligenza emotiva. Cos'è e perché può renderci felici (1998; riedito Rizzoli 2011)

 

RIFERIMENTO BIBLICO

Vangelo secondo Luca cap. 24, vv. 13-15: i discepoli di Emmaus incontrano il Risorto.

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